The paper deals with the introductory part a comparison between the secularization process that took place in Italy starting from the second half of the '60s, in which there is a period of profound transformation and the affirmation of a company destined to change suddenly in virtue of major reforms on civil and social rights, and what has begun in Ireland in the last twenty years. The Irish, which has always been defined among the most Catholic and conservative nations in the world, in fact, through a series of events of an institutional political nature, has only recently begun a process of transformation towards a new definition of national identity, after centuries of Catholic cultural hegemony. However, the second part, with regard to the Irish experience it is specifically addressed the constitutional referendum which the people was called to vote on the repeal of the eighth amendment of the Constitution, introduced with the 1983 referendum, which made in fact abortion illegal. Abortion issue, object of an increasing heated debate between the parties in the field, it is rebuilt in its fundamental stages, until reaching the constitutional referendum of 28 May 2008. The positive outcome referendum has led to the possibility of introducing a law on the country allowing voluntary regulation of pregnancy, therefore, another decisive step in the process of secularization, and a confirmation of the loss of influence of the Catholic Church on society and institutions after the referendum which in 1995 introduced the divorce and that in 2015 declared egalitarian marriages admissible.

L’articolo affronta nelle parte introduttiva una comparazione tra il processo di secolarizzazione intervenuto in Italia a partire dalla seconda metà degli anni ’60, in cui si assiste ad un periodo di profonda trasformazione e all’’affermarsi di una società destinata a cambiare repentinamente in virtù delle grandi riforme sul fronte dei diritti civili e sociali, e quanto invece iniziato in Irlanda negli ultimi vent’anni. Quella irlandese, da sempre definita fra le Nazioni più cattoliche e conservatrici al mondo, infatti, attraverso una serie di eventi di carattere politico istituzionale, ha avviato solo di recente un processo di trasformazione verso una nuova definizione dell’identità nazionale, dopo secoli di egemonia culturale cattolica. A testimonianza di tale processo, il lavoro analizza nel proseguo il referendum costituzionale con cui la popolazione irlandese è stata chiamata alle urne per l’abrogazione dell’ottavo emendamento della Costituzione che, introdotto con il referendum del 1983, rendeva di fatto illegale l’aborto. La questione dell’aborto, oggetto da sempre di acceso confronto tra le parti in campo, è ricostruita nelle sue tappe fondamentali fino al referendum costituzionale del 28 maggio 2008 il cui esito positivo ha condotto alla possibilità di immettere nel Paese una legge sulla regolamentazione volontaria della gravidanza permettendo, di conseguenza, un altro passo decisivo nel processo di secolarizzazione, ed una conferma della perdita di influenza della Chiesa cattolica sulla società e le istituzioni, dopo che il referendum del 1995 aveva introdotto il divorzio e quello del 2015, dichiarato ammissibili i matrimoni egualitari.

La crisi del rapporto tra politica e religione. Il referendum sull'aborto in Irlanda / Lavagna, Gavina. - In: NOMOS. - ISSN 2279-7238. - (2018), pp. 1-22.

La crisi del rapporto tra politica e religione. Il referendum sull'aborto in Irlanda

Lavagna Gavina
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2018

Abstract

The paper deals with the introductory part a comparison between the secularization process that took place in Italy starting from the second half of the '60s, in which there is a period of profound transformation and the affirmation of a company destined to change suddenly in virtue of major reforms on civil and social rights, and what has begun in Ireland in the last twenty years. The Irish, which has always been defined among the most Catholic and conservative nations in the world, in fact, through a series of events of an institutional political nature, has only recently begun a process of transformation towards a new definition of national identity, after centuries of Catholic cultural hegemony. However, the second part, with regard to the Irish experience it is specifically addressed the constitutional referendum which the people was called to vote on the repeal of the eighth amendment of the Constitution, introduced with the 1983 referendum, which made in fact abortion illegal. Abortion issue, object of an increasing heated debate between the parties in the field, it is rebuilt in its fundamental stages, until reaching the constitutional referendum of 28 May 2008. The positive outcome referendum has led to the possibility of introducing a law on the country allowing voluntary regulation of pregnancy, therefore, another decisive step in the process of secularization, and a confirmation of the loss of influence of the Catholic Church on society and institutions after the referendum which in 1995 introduced the divorce and that in 2015 declared egalitarian marriages admissible.
2018
L’articolo affronta nelle parte introduttiva una comparazione tra il processo di secolarizzazione intervenuto in Italia a partire dalla seconda metà degli anni ’60, in cui si assiste ad un periodo di profonda trasformazione e all’’affermarsi di una società destinata a cambiare repentinamente in virtù delle grandi riforme sul fronte dei diritti civili e sociali, e quanto invece iniziato in Irlanda negli ultimi vent’anni. Quella irlandese, da sempre definita fra le Nazioni più cattoliche e conservatrici al mondo, infatti, attraverso una serie di eventi di carattere politico istituzionale, ha avviato solo di recente un processo di trasformazione verso una nuova definizione dell’identità nazionale, dopo secoli di egemonia culturale cattolica. A testimonianza di tale processo, il lavoro analizza nel proseguo il referendum costituzionale con cui la popolazione irlandese è stata chiamata alle urne per l’abrogazione dell’ottavo emendamento della Costituzione che, introdotto con il referendum del 1983, rendeva di fatto illegale l’aborto. La questione dell’aborto, oggetto da sempre di acceso confronto tra le parti in campo, è ricostruita nelle sue tappe fondamentali fino al referendum costituzionale del 28 maggio 2008 il cui esito positivo ha condotto alla possibilità di immettere nel Paese una legge sulla regolamentazione volontaria della gravidanza permettendo, di conseguenza, un altro passo decisivo nel processo di secolarizzazione, ed una conferma della perdita di influenza della Chiesa cattolica sulla società e le istituzioni, dopo che il referendum del 1995 aveva introdotto il divorzio e quello del 2015, dichiarato ammissibili i matrimoni egualitari.
secolarizzazione; italia; irlanda; referendum; aborto
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La crisi del rapporto tra politica e religione. Il referendum sull'aborto in Irlanda / Lavagna, Gavina. - In: NOMOS. - ISSN 2279-7238. - (2018), pp. 1-22.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
La crisi del rapporto tra politica e religione. Il referendum sull'aborto in Irlanda.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 823.26 kB
Formato Adobe PDF
823.26 kB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1202116
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact